Giambattista Magistrini
(1777 - 1849)
Nacque a Maggiora (NO) il 24 giugno 1777 e morì a Bologna il 1o novembre 1849.
Studiò nel Seminario di Novara, dove dimostrò qualità tali da essere indirizzato, grazie all'aiuto del celebre esperto di idraulica Stefano Melchioni, all'Università di Pavia. Qui ebbe come maestro Vincenzo Brunacci, che al termine del corso di studi lo volle come suo assistente. Nel 1804 succedette a Girolamo Saladini nella cattedra di Calcolo Sublime dell'Università di Bologna, dove rimase per circa quarant'anni.
Lasciò una ventina di pubblicazioni, equamente divise tra questioni di idraulica e di matematica pura. L'opera più celebre è il trattato Poligonometria analitica (Bologna, 1809), in cui si trovano alcuni spunti che furono poi ripresi nelle trattazioni di calcolo vettoriale. In matematica difese la teoria delle funzioni analitiche di Lagrange contro gli altri metodi di fondazione dell'analisi. Tradusse e commentò le Réflexions sur la métaphysique du calcul infinitésimal di Lazare Carnot (Pavia, 1803).
Fu membro di numerose accademie scientifiche come quelle di Bologna, di Torino, dei Lincei e dei XL.
Necrologi
Giambattista Magistrini, Memorie della R. Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, 3, 1851, pp. 477-501.
S. Muzzi, Il professore cavaliere Giambattista Magistrini: cenno necrologico, Bologna, Tipi Governativi Alla Volpe, 1849.
P. Volpicelli, Giambattista Magistrini, Atti dell'Accademia Pontificia dei Nuovi Lincei, 3, 1849, pp. 7-9.
Sandro Caparrini