Silvio BALLARIN
Nato a Zara nel 1901, morì a Pisa nel 1969.
Si laureò in matematica (1924) all'Università
di Bologna dove divenne presto (1925) assistente di Geodesia, dapprima al fianco di Federigo Guarducci (1851-1931) e poi di Paolo Dore (1892-1969). Nel 1948 vinse il concorso per la cattedra di Astronomia e Geodesia presso l'Istituto Idrografico della Marina di Genova.
Due anni dopo ottenne il trasferimento presso la cattedra di Topografia e Geodesia della facoltà di Ingegneria di Pisa, ove rimase fino alla morte benché la facoltà d'Ingegneria di Bologna gli avesse offerto la cattedra lasciata vuota dal collocamento a riposo del Dore.
L'attività scientifica del Ballarin risentì fortemente dei cambiamenti avvenuti nella Geodesia negli anni fra le due guerre, come conseguenza del crescente interesse verso lo studio regionale del campo gravitazionale in vista degli studi suu'isostasia e sulla tettonica ed in vista delle applicazioni che anticipavano il nascere della prospezione geofisica. È in questo contesto che Ballarin dedicò un complesso di lavori ai non facili problemi delle riduzioni delle misure dei campi geofisici ed alla riduzione delle più complesse misure dei gradienti e delle curvature del campo gravitazionale ottenute con la bilancia di torsione di Eötvös.
Cos accanto ad un vasto spettro di osservazioni gravimetriche, preparatorie della Carta Gravimetrica d'Italia, Ballarin condusse un lungo lavoro di elaborazione di ben 3450 misure di gravità. Tuttavia, benché le sue maggiori cure fossero rivolte a questo tipo di ricerche, molti altri furono i suoi campi d'interesse: a lui si debbono varie determinazioni di latitudine e misure pendolari di gravità relativa, alcuni studi sulla teoria delle carte geografiche e, infine, lo studio dello strapiombo del campanile di Pisa, ormai seguito da diversi decenni con metodi geodetici.
Fu socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei dal 1958 e nazionale dal 1965, socio corrispondente dell'Accademia Ligure di Scienze e Lettere dal 1950 e, da quello stesso anno, membro ordinario della Commissione Geodetica Italiana.
Necr.: Accademia Nazionale dei Lincei, Celebrazioni Lincee,n. 47,1971 (A. Marussi).
Nastasi, Lettera Pristem, 3