Tommaso Boggio
Nato a Valperga Canavese (TO) il 22.12.1877, morì a Torino il 25.5.1963.
Compì gli studi a Torino dove si laureò in Matematica (``con pieni voti assoluti'') nel luglio 1899. La sua carriera accademica fu molto contorta. Subito nominato assistente alla cattedra di geometria proiettiva, insegnò (per incarico) fino al 1905 proprio geometria proiettiva. Nel 1903 aveva ottenuto la Libera Docenza in Fisica matematica. Nel 1905 risultò primo ternato nel concorso per la cattedra di Matematica Finanziaria presso la R. Scuola Superiore di Commercio di Genova. Occupò questa cattedra fino al 1908, insegnò Matematica Finanziaria a Torino fino al 1914 ed ebbe fra i suoi allievi anche Vittorio Valletta, futuro Presidente della Fiat. Essendo stato temato al concorso per la cattedra di Meccanica razionale di Bologna, fu nominato straordinario di quella materia a Messina. Rimase in questa città poche settimane, scampando al disastroso terremoto del dicembre 1908 (in cui perirono 78.000 persone).
Trasferitosi momentaneamente a Firenze, nel 1909 successe al Morera, occupando a Torino la cattedra di Meccanica razionale e tenendo anche - per incarico - quella di Fisica-matematica. Nel 1942, infine, lasciò tali insegnamenti all'Agostinelli e si trasferì sulla cattedra di Matematiche complementari che tenne fino al 1948, data del suo collocamento fuori ruolo.
Per molti anni - accanto ai corsi universitari - tenne diversi corsi all'Accademia Militare di Torino.
I suoi lavori di ricerca spaziano su svariate questioni classiche di Meccanica, Fisica matematica, Matematica Finanziaria, Geometria ed Analisi. Da segnalare sono gli studi sulla teoria del potenziale, sulle funzioni armoniche e quelle biarmoniche, sull'equilibrio delle membrane e delle piastre elastiche piane, sulla deformazione e le vibrazioni di un corpo elastico, sulla teoria del calore, sull'induzione magnetica e sulle equazioni integrali.
In particolare va ricordato che su uno di questi problemi - quello dell'equilibrio delle piastre elastiche - egli ottenne il premio Vaillant dell'Accademia delle Scienze di Parigi per il 1907 (assieme a Hadamard, Kom e Lauricella).
Fu socio dell'Accademia delle Scienze di Torino e di quella di Modena e fu membro del Comitato Nazionale delle Ricerche per la Matematica.
Necr. Bollettino Unione Matematica Italiana, S. III, a. XIX (1964), pp. 530-532 (C.Agostinelli).
Nastasi, Lettera Pristem, 5