Renato Einaudi
Era nato a Torino il 4 luglio 1909, è morto a Pisa il 14 settembre 1976.
Si era laureato in Fisica a Torino nel 1931 e subito dopo si era trasferito a Roma, ove fu segretario aggiunto del Comitato per la Fisica dei C.N.R. e lavorò sotto la guida di Fermi. Nell'anno accademico 1932-33, vinta una borsa di studio, si dedicò a studi di Meccanica teorica sotto la guida di Tullio Levi-Civita. In seguito, usufruendo del premio Fano, studiò a Parigi sotto la direzione di Hadamard e poi ancora a Roma dove nel frattempo era diventato assistente presso l'I.N.A.C. In questo periodo collaborò attivamente con Giulio Krall alla stesura di un famoso trattato di Meccanica delle vibrazioni.
Ottenuta nel 1935 la libera docenza in Meccanica razionale, tenne per incarico a Messina i corsi di Meccanica razionale e Fisica matematica.
L'anno successivo vinse il concorso a cattedra e fu professore a Messina, a Modena (1937-38) e infine a Torino, prima alla Facoltà di Scienze (dal 1938 al 1961) e poi al Politecnico (1961-64). Dall'anno accademico 1964-65 si trasferì alla Facoltà d'Ingegneria di Pisa tenendo anche per incarico il corso di Istituzioni di Fisica matematica presso la Facoltà di Scienze.
Fra i suoi risultati scientifici meritano di essere segnalati quelli conseguiti in uno studio sulle onde di Love e quelli sulle onde epicentrali del tipo di Rayleigh. Ancora più importanti sono i suoi risultati nello studio di problemi di stabilità sia per sistemi; discreti che per sistemi elastici.
Necr. : Bollettino della Unione Matematica Italiana, S. V, vol. XIV-A (1977), n. 1, pp. 211-212 (T. Manacorda).
Nastasi, Lettera Pristem, 11