Francesco FAÀ DI BRUNO

(1825-1888)

ritratto

Nacque ad Alessandria, da nobile famiglia, il 7 - 3 - 1825 e morì a Torino il 26 - 3 - 1888.
Studiò all'Acc. Militare di Torino e fu inizialmente (1846-1853) ufficiale di stato maggiore, giungendo sino al grado di capitano. Durante tale periodo (1849-51) fu mandato a Parigi a perfezionarsi nelle matematiche perché doveva essere insegnante dei principi Umberto ed Amedeo di Savoja, ma poi non se ne fece niente. Congedatosi dall'esercito, tornò a Parigi ove, nel 1855, si addottorò in matematiche e, tornato a Torino, dal '57 insegnò come libero docente in quell'Università, succedendo, nel 1871, al Chiò per l'Algebra e Geometria analitica e ove, nel 1876, fu nominato straordinario di analisi superiore. Nel contempo si dedicava però attivamente anche a varie opere di religione e nel 1876 fu consacrato prete a Roma. Da allora in poi, pur continuando ad insegnare, fu prevalentemente un sacerdote, fondatore, fra l'altro, dell'opera di N. S. del Suffragio di Torino. È in corso un suo processo di beatificazione.
Quale matematico il Faà di Bruno è soprattutto ricordato per un trattato (del 1876) sulla teoria delle forme che fu anche tradotto in tedesco da M. Nöther. Alla morte lasciò incompiuto un ampio trattato sulle funzioni ellittiche riflettente il suo insegnamento nell'Università di Torino.

Necr.: Annuario dell'Università di Torino pel 1888-89 pp. 156-164 (E. D'Ovidio); Boll. Bibl. Storia Matem. 1 (1898) 94-98 (G. Loria). Il libro del canonico A. BERTEU, Vita dell'Abate F. F. di B. (Torino, 1898) è essenzialmente un'opera di edificazione religiosa.
Tricomi, 1962